Valencia val bene una gita per sfuggire al freddo continentale, ma da qualche anno, anche e soprattutto per correre, correre forte nelle distanze certificate su strada.
Gennaio, per la città spagnola, è l'attacco ai record nella 10 km Valencia Ibercaja Kiprun con aspettative sempre alte per i possibili primati infranti e crono fantasmagorici, soprattutto per noi podisti della domenica, ma anche per i master evoluti.
Detto fatto. In 3 sotto i 27', in 23 sotto i 28', in 51' sotto i 29' e complessivamente in 151 sotto i 30'. PAZZESCO. Non solo qualità, ma anche quantità con oltre 13000 classificati!
La scena questa volta però non se la prende l'Africa degli altipiani, ma uno svedese, Andreas Almgren che compie una vera e propria impresa. Vince la gara in 26'53" stabilendo il record europeo oltre ad essere il primo europeo a riuscire a correre sotto i 27'. Il record precedente era del francese Etienne Daguinos in 27'04" a Lille.
Il 2° posto è di un altro europeo, quindi con la 2^ prestazione all time. E' lo svizzero, di origine sudsudanese, Dominic Lobalu, battuto nel finale, che chiude in 26'54". Al 3° posto si vede una bandiera di quel lembo di terra dove il gene della resistenza nel fondo e mezzofondo sempre essere la peculiarità di quelle zone. E' il keniano Vincent Langat in 26'54".
Tra le donne invece la musica cambia. Kenya, Etiopia, Etiopia con la vittoria di Hellen Ekalale Lobun in 29'30" su Girmawit Gebrzihair in 29'34" chiude il terzetto delle migliori Fotyen Tesfay in 29'42".
Gli occhi, almeno per Bio Correndo e per l'Atletica italiana, erano puntati su Valentina Gemetto, la cuneese da quest'anno in forza alla campana Caivano Runners. Da qualche giorno in ritiro in Spagna a Tenerife con il suo allenatore Federico Leporati era chiamata al confronto con una 10 km sui cui iniziare la stagione con un crono significativo ed anche per comprendere lo stato di forma. Sicuramente il 2025 si apre meglio del 2024 quando Valentina era ferma per un infortunio, oggi invece il gas poteva essere aperto senza timore.
Così è stato. 32'39" che migliora il suo 32'46" di Pescara nel 2023. Alla domanda quale sia il segreto del tracciato di Valencia, Valentina così risponde:" Certamente non è più corto come qualcuno insinua, credo che il segreto sia il gruppo, nel senso che essendo il livello molto alto ci sono tantissimi atleti che corrono forte e non si rimane mai soli, si è anche in qualche modo protetti dall'eventuale vento e ci si sente come trasportati dal numero di persone che si ha intorno e non si rimane mai soli. Ovviamente ci vuole comunque una buona gamba". Ancora qualche giorno di allenamenti al caldo per Valentina e mercoledì ritorna in Italia per essere poi al PalaCasali di Ancona, il 18 gennaio, in scena nei 1500 per il 4° Memorial Giovannini.
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