Un circuito di 4,865 km con un tratto iniziale di 2696 metri da ripetere 20 volte disegnato all'interno del locale Campus Universitario.
La gara è stata trasmessa in streaming in un orario non proprio confortevole per gli appassionati italiani, start all' 1.30 di notte, 6 del mattino locali.
A livello assoluto l'ultramaratona è stata condotta sin dal primo giro dal giapponese Jumpei Yamaguchi, il favorito della vigilia che non ha disatteso le aspettative e termina i 100 km in 6h12'03" laureandosi Campione del Mondo.
Seconda posizione assoluta per lo spagnolo Antonio Jusus Aguilar in 6h25'40" che dichiara di aver trovato la gara molto dura, soprattutto per quanto riguarda il clima. Alla domanda cosa vorresti fare ora la risposta è stata: "bere, mangiare e riposarmi". Podio completato da un altro atleta del Sol Levante Haruki Okayama in 6h37'54", campione del mondo uscente.
1° degli italiani Alessio Milani 10° in 6h51'29". Il goriziano, all'esordio con la maglia azzurra, realizza anche il PB di 2'30".
In campo femminile, è 23^ assoluta e si riconferma campionessa del mondo, la francese Floriane Hot in 7h08'43". Podio tutto europeo con un'altra transalpina, Marie Ange Brumelot in 7h12'22", bronzo per la britanninca Sarah Webster in 7h19'18".
Il podio assoluto è tutto ampiamente sotto il record italiano scritto a Porto Recanati nel corso di questo 2024 da Federica Moroni che in quell'occasione corse in 7h27'50". Prima fra le italiane è proprio la wonderwoman Moroni che chiude in 8^ posizione in 7h45'38".
L'attesa tutta provinciale era per Ilaria Bergaglio. 2^ maglia azzurra e sempre nella 100 km per la portacolori dell'Atletica Novese che proprio nella prima occasione, a Berlino nel 2022, realizzò il suo PB in 8h02'51" giungendo in 28^ posizione. Quest'oggi è 26^ in 8h37'00". Il crono, nudo e crudo, racconta che qualcosa non deve essere andato per il verso giusto.
"Non c'erano le condizioni ottimali per fare un tempo che mi sarebbe piaciuto di più, clima caldo e percorso non in piano, ci sono stati molti ritiri", queste le parole di Ilaria, allenata per la rassegna iridata dall'ultramaratoneta Monica Casiraghi
Forse il crono non soddisfa appieno Ilaria, ma è sufficiente per salire sul podio e portare a casa il bronzo mondiale di categoria. La manifestazione, infatti, assegnava anche i titoli per le categorie Master.
Ad Ilaria resta anche l'orgoglio di essere stata, in questo 2024, l'unica alessandrina (anche in campo maschile), a vestire la maglia della nazionale
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