L'atleta era stata trovata positiva al GH il 19 luglio durante un controllo fuori dalle competizioni, la sospensione è scattata il 31 luglio, proprio durante le Olimpiadi di Tokyo, nello stesso giorno la Okagbare avrebbe dovuto partecipare alla semifinale dei 100 metri.
Nel comunicato non si parla, però, solo dell'ormone della crescita, ma viene indicata una seconda accusa riguardante il rilevamento in un campione di sangue dell'EPO prelevato il 20 giugno in Nigeria. All'atleta è stato comunicato il risultato delle analisi il 20 agosto.
L'ultima accusa riguarda il rifiuto di collaborare dell'atleta con l'Unità Antidoping.
Blessing Okagbare ha respinto ogni accusa , la vicenda continuerà davanti al Tribunale Disciplinare.
Sotto il documento della AIU
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