Marta Novello, questo il nome della donna, stava facendo jogging in una strada di campagna a Marocco di Mogliano, quando è stata avvicinata da un ragazzo in bicicletta.
Tra i due è nata una colluttazione, il ragazzo aveva con se un coltello con il quale ha colpito più volte Marta. La ragazza si è accasciata nel fossato che costeggia la strada, anche l'aggressore durante la lotta ha perso l'equilibrio finendo in acqua. I due sono stati soccorsi da alcuni operai che percorrendo la strada hanno notato la bicicletta sul ciglio, hanno dapprima aiutato il ragazzo e solo in un secondo tempo quando hanno portato fuori dall'acqua del fossato la vittima si sono accorti delle ferite.
Sono stati subito allertati i soccorsi e Marta è stata portata d'urgenza all'ospedale di Treviso in elicottero. Le sue condizioni, purtroppo, sono gravi.
L'aggressore è risultato un ragazzo di soli 16 anni residente a Mogliano come la vittima. Secondo le prime ricostruzioni sembra che la colluttazione sia nata a scopo di rapina.
Qualsiasi sia il motivo dell'aggressione resta il problema che ancora una volta ci si trova di fronte a una violenza su una donna.
Correre in pieno giorno in una strada di campagna non dovrebbe costituire un pericolo.
La violenza di genere è lontana dal trovare una soluzione, si assiste a un'escalation costante di casi di aggressioni sia in ambito familiare sia da parte di estranei. Forse solo parlandone o non abituandosi ai tanti fatti di cronaca si potrà assumere una coscienza che porti al rispetto reciproco.
In ambito locale ricordiamo l'opera dell'Associazione Me.dea che offre un aiuto concreto alle donne vittime di violenza, ma grazie ai suoi progetti si pone anche l'obiettivo fondamentale della formazione stimolando la riflessione e il dibattito.
Per saperne di più e per aiutare l'associazione: www.medeacontroviolenza.it
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