A Padova domenica scorsa aveva dimostrato di star bene, un buon 400 per testare la condizioni in vista dei tricolori andati in scena in questo fine settimana. Due le serie in diretta su Rai Sport e Atletica Tv in cui godere con la giusta adrenalina e passione gli 800.
Lo si sapeva, la promessa Simone Barontini (Fiamme Azzurre - Stamura Ancona) era il favorito n° 1. 20 titoli italiani nel suo palmares di cui 4 consecutivi fra i "grandi" e nel "suo" palaindoor qualche energia in più da spendere c'è sempre.
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Pronti via è Gabriele Aquaro (Atletica Lombardia) a condurre le danze. 600 metri i testa con il marchigiano a ruota, certamente uno sforzo iniziale per non perdere contatto, al suono della campanella dell'ultimo giorno l'acme della gara. Barontini se ne va e nessuno riesce a rispondere, la sfida è con il cronometro: 1'47"52. 21° titolo, 5° consecutivo negli 800 e pass per gli Euroindoor di Torun!
Alle sue spalle viene risucchiato proprio nelle ultime battute Aquaro che chiude 4°. 2° l'equiparato Victor Curcuianu (Campidoglio Paladino) in 1'49'"06, 3° un gran Matteo Guelfo (Trionfo Ligure) in 1'49"44.
Machmach? Una gara coraggiosa e d'attacco. Cerca di non perdere il treno dei battipista e fino ai 650 metri è terzo, stringe i denti quando deve, ma il finale lo vede cedere il passo ai rientranti alle sue spalle. 7° in 1'50"64, sulla passo del suo miglior crono, 1'50"18, realizzato a Padova nel 2018. Sono passati tre anni e Machmach a 32 anni è ancora lì a combattere per una medaglia tricolore! Good Job!
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Una medaglia però l'atleta allenato da coach Labate, anche lui presente al Palaindoor questo pomeriggio, sempre vicino ai suoi atleti, l'ha conquistata. Nella staffetta 4x2 giri insieme a Isalbet Juarez, Destiny Nkeonye e Brayan Lopez si sono piazzati secondi dietro solo al Cus Pro Patria Milano.
Foto: Grana/Fidal
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