Triste come tutte le morti, però per un uomo eclittico e dinamico come Tible sembra che il destino gli abbia voluto concedere quest'ultima passeggiata per sottolineare che lo sport sarebbe stato il protagonista sino alla fine.
Diversi i risultati di prestigio su cui spicca la conquista del campionato mondiale master nei 5000 metri nel 2007 con un crono di tutto rispetto 18'14"05, tantissimi i titoli italiani con un fiore all'occhiello il record over 50 del 1993 con il tempo di 15'36".
L'attuale Presidente della Dragonero, Graziano Giordanengo, così lo ricorda:" Io ho iniziato a correre con lui negli anni '80 e l'ho sempre ammirato come uomo e come atleta. Mario era soprattutto un Grande Uomo, un Signorne in tutto quel che faceva. Dallo sport, alla fotografia, alle tante passioni che aveva". Dello stesso tenore le parole di Sergio Chiapello, il mondo dell'Atletica Leggera cuneese è colpita e non è un giorno come un altro.
Di lui è stato detto che è un uomo che viaggia, guarda, capisce e scrive fotografando. L'arte, i viaggi, la scrittura e la fotografia sono stati suoi fuochi che hanno alimentato la sua anima.
Nel 1974 Tible è stato premiato dall'allora Presidente della Repubblica Giovanni Leone per la fotografia insieme a Arnaldo Pomodoro per la scultura.
Nel 1982/83 l'uomo scala il Kilimangiaro e nel 1986 partecipa alla maratona di Dakar, da qui nasce il suo amore per l'Africa che lo porterà a percorrere in bicicletta e a piedi i sentieri del Continente Africano, entrando in contatto con le popolazioni tribali, fotografando scene di vita quotidiana e cogliendo aspetti e tradizioni che lo porteranno a scrivere il libro "Occhi neri la via del sogno".
Negli anni dalle semplici fotografie Tible è passato a delle vere e proprie composizioni ed è proprio con un paio di suo opere che vogliamo porgergli un ultimo saluto.
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