Qualche meeting in pista ha già visto qualche azzurro mettersi in evidenza oltre confine come la Tommasi nei 5000 e non è escluso di vederne altri nelle prossime settimane. La considerazione è altresì significativa per chi affronta le distanze del mezzofondo visto che sul suolo italiano è possibile gareggiare fino agli 800, finalmente senza restrizioni, via dunque l'ipotesi a cronometro e in corsia; ma dai 1500 in su è ancora tabù.
Sabato prenderanno la via della svizzera tedesca Abdessalam Machmach e Abdoulaye Mamadou Yally. I due ragazzi allenati da Francesco Labate, tesserati per la società di Bolzano campione d'Italia, ma formati nella pista di viale Massobrio di Alessandria, saranno al via di un 1500 nella manifestazione bernese.
Dopo 4 mesi finalmente i due torneranno, nell'impianto Wankdorf, l'adrenalina della competizione. La condizione non sarà quella dei giorni migliori; dopo il lockdown e dopo un periodo mediamente breve di attività al campo, oltre la disabitudine al confronto, servirà solo gettare il cuore oltre l'ostacolo per togliere di dosso la ruggine. In qualche modo la stagione per loro riprende
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