Si tratta di Renato Pavero, medico del 118 di Alessandria.
Il cordoglio per il medico alessandrino è unanime, ma alla tristezza si associa il senso di impotenza per le tante morti anche tra il personale sanitario.
Il Presidente della C.R.I Alessandria Marco Bologna a Radio Gold non nasconde una nota di amarezza per ciò che sta accadendo: " Era uno di noi, paga fino in fondo il suo lavoro che ha sempre fatto con coscienza e con coraggio. Purtroppo questa è una guerra che vorremmo combattere senza contare i morti, ma non è così. Sicuramente in questo momento rifletti su cosa si sarebbe potuto fare, ma rimane più che altro il senso di vuoto. Il dramma è che questa situazione non ci consente neanche di salutarlo come vorremmo. La sua morte spiega amaramente quello che stiamo vivendo in questo periodo si parla giustamente di medici e infermieri, in prima linea, ma esiste un fronte ancora più esposto ed è quello dei soccorsi".
Renato Pavero era ricoverato a Casale Monferrato da 15 giorni, dopo aver manifestato i sintomi del Covid19.
Da tutti è ricordato come una brava persona, sempre disponibile.
Al dottor Pavero è legato anche un mio ricordo personale, purtroppo il mio incontro con il medico è stato in una situazione non felice, ha soccorso con l'ambulanza un mio parente. Era il suo lavoro.
La situazione era piuttosto grave e il momento concitato, ciò che mi è rimasto impresso è che mentre si occupava del paziente non ha lesinato un sorriso e qualche parola di conforto per noi che assistevamo.
Al Pronto Soccorso è stato il primo a portarci notizie dimostrando quella famosa empatia di cui tanto si parla, ma che in pochi praticano.
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