10", solo 10 secondi dal bronzo mondiale. Certo essere 4° al mondo è qualcosa di importante per il movimento italiano a cui si aggiunge la 5^ posizione di Silvia Rampazzo fra le donne, ma quei 10" sono davvero una inezia nel contesto di una gara lunga e impegnativa come è stato il trail portoghese.
Foto: IrunFar.com
Il GRAZIE è però doveroso, un atleta di alto livello come è, sarà chiuso al pensiero della medaglia di legno, quella rabbia agonistica che spinge i campioni a ripartire per ottenere sempre il meglio. Il grazie perchè l'adrenalina che ha regalato ai noi tifosi è quella che si ricerca nello sport sia nel proprio piccolo che seguendo le gesta degli azzurri e dei grandi interpreti delle varie specialità a cui siamo affezionati.
Ecco il podio mondiale con lo svizzero Mathys che dopo aver condotto a lungo deve inchinarsi all'inglese Albon, fra loro il francese Rancon
1° Jonathan Albon in 3:35:34
2° Julien Rancon in 3:37:47.
3° Christian Mathys in 3:40:33.
Tra le donne la vittoria è francese con la L’hirondel, la 2^ bandiera che si issa sul podio è quella neozelandese con la Croft, terza la spagnola Castaño. 5^ la prima italiana Silvia Rampazzo
1^ Blandine L’hirondel in 4:06:17
2^ Ruth Croft in 4:14:28
3^ Sheila Avilés Castaño in 4:15:04.
Gli altri italiani
Uomini
Luca Cagnati, 15°
Marco Degasperi, 18°
Alessandro Rambaldini, 24°
Andreas Reiterer, 36°
Davide Cheraz, 51°
Donne
Silvia Rampazzo 5^
Barbara Bani 19^
Emma Quaglia, 43^
in attesa delle altre (ore 14:50)
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