Bio Correndo: Titus Ekiru e Vivian Kiplagat da record alla Milano Marathon! Nikolila Sustic si avvicina al minimo per i mondiali di Doha

6303 classificati nella maratona meneghina, ma per una volta però il numero dei partecipanti non è quello che più interessa ma le prestazione assolute.

Un doppio record quello dei keniani Titus (nome altamente evocativo) Ekiru in 2h04'46" e di Vivian Kiplagat in 2h22'25", non solo record della manifestazione, ma sono i crono migliori mai corsi in Italia. I precedenti risalgono a due anni fa per quello maschile (Edwin Koech 2h07'13") e addirittura al 2002 quello femminile (Margaret Okayo 2h24'59"). Per Ekiru è anche il 4° crono mondiale stagionale.

Foto di Ekiru e della Sustic da Marathon World

Il podio assoluto maschile vede sventolare una sola bandiera, quella del Kenia che ormai i podisti e gli appassionati della corsa del mezzofondo prolungato sono abituati a vedere e a riconoscere a distanza. Evans Chebet è 2° in 2h07'22" e proprio Edwin Koech in 2h08'24".

Il primo italiano è l'annunciato Stefano La Rosa (Carabinieri) in 2h14'16". Il vincitore della Maratona di Torino 2017, Alessandro Giacobazzi (Aeronautica) è 8° in 2h17'45".

Tra le donne la Kiplagat in 2h22'25" fa il vuoto alle sue spalle. Ancora Kenia per la 2^ posizione con Joan Kigen Jepchirchir in 2h32'32", 3^ l’etiope, ma la zona della Rift Valley è sempre quella, Ayelu Abebe Hordofa in 2h37'50".

4° posto in rimonta per la croata Nikolina Sustic che infila il terzo miglioramento consecutivo. PB in mezza alla Stramilano (1h16'03"), PB e under 2h40' nella maratona di Treviso (2h39'26") e ieri realizza ancora un personale, ancora in maratona: 2h38'47" che la avvicina al limite per la partecipazione ai mondiali di Doha di maratona (2h37'00")

La prima italiana è Elisabetta Iavarone (Lieto Colle) in 2h56'49"

I numeri complessivi dovrebbero avvicinarsi alle 10000 presenze tra maratona e staffette, a livello italiano un numero davvero interessante.

Qualche polemica per il servizio del Tg5 sugli eventi di Roma e Milano per aver liquidato gli eventi come un disagio per la circolazione. Non siamo forse un movimento di persone che scelgono una vita all'insegna dello sport e non della sedentaria?

TG5 delle 20 del 7 aprile

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