Jasmin ha vinto la Montane Spine Race, una delle ultra più estreme 428 km con più di 4000m di dislivello positivo, partenza dal piccolo villaggio del Derbyshire, Edale, nel cuore dell'Inghilterra e arrivo Kirk Yetholm al confine con la Scozia.
La scozzese, pur non essendo una dei concorrenti favoriti alla vittoria, ha sbaragliato tutti gli altri partecipanti sia in campo maschile sia femminile riuscendo a concludere la prova in 83h12'23" abbassando anche il precedente record della corsa di ben 12 ore!
Già così la notizia sarebbe completa, una grande campionessa che con questa impresa riesce ad entrare nell'olimpo degli ultratrailer.
La storia di Jasmin però non è tutta qui.
Oltre che una sportiva Jasmin è anche mamma di una bimba di un anno, l'atleta scozzese non voleva sospendere l'allattamento naturale che sta portando avanti, così in accordo con l'organizzazione e con l'aiuto e il sostegno del padre della bimba, ha ottenuto che la figlia potesse seguirla e raggiungerla presso alcuni punti di approvvigionamento dove le era possibile allattarla.
In media l'allattamento richiede un dispendio energetico di circa 500kcal/die, quindi oltre al freddo, alla fatica, alla mancanza di sonno, al bilancio energetico di Jasmin si deve sommare uno sforzo in più pari a un'ora di nuoto.
Il fisico dell'atleta scozzese era così esausto che durante la gara la donna è stata vittima di allucinazioni, vedeva animali che apparivano dalle rocce e spesso non si ricordava il motivo per cui si trovava tra le montagne inglesi.
Tutto questo non ha impedito alla runner di concludere la sua prova. All'arrivo Jasmin stremata dalla fatica è corsa ad abbracciare la figlia Rowan, forse è stato proprio il pensiero della bimba a darle la forza di superare i suoi limiti sia fisici sia mentali.
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