sabato 16 giugno 2018

La dedica di Mauro Giraudo a Massimo Dalmasso. L'Alvi Trail 2018 per l'amico scomparso

Alvi Trail Liguria è un viaggio off road che attraversa la Liguria in una sorta di coast to coast intendendo però la sua interezza montana.
Nella 1^ edizione lo sviluppo fu da est a ovest in questo 2018 si è partiti da Dolceacqua in provincia di Imperia e si è arrivati oggi a Portovenere (La Spezia). Direttrice opposta dunque, ma la sostanza nei numeri resta: 400 km in 8 tappe con 17000 mt di D+.

Un evento per atleti abituati a masticare km, dislivelli e fatica con una dinamica della corsa abbastanza chiara e netta fin dalle prime tappe. In campo femminile, come la scorsa edizione vince la donna dei deserti, la tortonese dell'Azalai Katia Figini. Un'altra tacca nel suo palmares infinito.

In campo maschile è di nuovo un viaggio a due quello tra Paolo Piano e Mauro Giraudo. L'atleta di Busca però aveva deciso di non partire per l'ultima tappa sconvolto per la morte improvvisa dell'amico Massimo Dalmasso. CLICCA QUI per il fatto raccontato ieri.

Lo cerco e trovo per una chiacchierata al telefono. Parliamo prima dell'edizione 2018 appena vinta insieme a Paolo Piano, corsa vissuta dal primo giorno insieme al portacolori del Delta Spedizioni.

Complimenti innanzitutto. Un bis importante in una gara impegnativa. Quali differenze ha trovato rispetto alla scorsa edizione?

Grazie! Quest'anno il giro dell'Alvi Trail è stato al contrario e la prima tappa è stata subito determinante.

Sono curioso di sapere il perchè e Mauro nella chiacchiera è esaustivo...

La prima tappa è stata la più difficile, con un dislivello importante. Abbiamo subito preso il vantaggio sul russo, che sapevamo poter essere temibile alla distanza e nei giorni successivi abbiamo amministrato, se si può amministrare in una gara di 400 km.

Ci sono stati momenti di difficoltà?

Sì e sarebbe strano il contrario. Durante la terza tappa ho accusato problemi fisici, acciacchi vari, vesciche, è stata dura. Quando corri una gara del genere sai che le crisi arriveranno e devi essere pronto ad affrontarle. Una gara a tappe è diversa per esempio dal Tor, i ritmi sono più sostenuti e gioco forza la fatica al terzo giorno con una media di 50 km sulle gambe si sentono.

Ho visto le foto di Sergio Pitzalis e il clima era certamente pro prestazione anche se si è vista persino la nebbia.

Il tempo è stato clemente, nuvolo e nebbia, per i primi giorni non abbiamo praticamente visto nulla, un peccato perchè il territorio meritava. Meglio comunque così rispetto al caldo dello scorso anno.

Una parola sull'organizzazione della manifestazione

Dalla 1^ edizione hanno cambiato e si sono migliorati tantissimo! Hanno ascoltato in parte i consigli che abbiamo dato loro e per esempio ristori e logistica sono stati all'altezza. L'anno scorso avevamo chiesto che non ci fossero trasferimenti in auto tra una tappa e l'altra e siamo stati accontentati. Per il prossimo anno abbiamo consigliato delle partenza a tempi invertiti così da rendere più interessante la gara. I primi che partono per ultimi e inseguono chi è già sul percorso.

Arriva venerdì la notizia della morte di Massimo.

fino a qui la voce di Mauro era squillante con l'enfasi del racconto, il tono cambia, non è triste, direi nostalgico nel pensare alle avventure sportive ed extra sportive con l'amico.

Massimo era uno dei miei migliori amici. Ho iniziato a correre con lui in una gara a tappe che si è disputata una volta sola, la Entracque - Crissolo, credo siano passati più di 15 anni. In quella occasione si è creato un gruppo di amici che non si sono più separati. Massimo ed io eravamo molto simili per passioni e stile di vita.

La decisione di proseguire non è stata semplice.

Alla fine della tappa di venerdì avevo deciso di ritirarmi. Avevo già preparato i bagagli per andare via, poi ho sentito alcuni amici al telefono e sono tornato sui miei passi. Dovevo concludere e vincere per dedicarla a lui.

Alvi Trail Liguria - 8 tappe, Dolceacqua (IM) - Portovenere (SP), trail km. 400.0 (D+ 17000), RISULTATI



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