Il podista interessato perlopiù alla corsa senza troppo badare a certi aspetti che di contorno non sono, sembra incuriosito da come si possa migliore nella tecnica di corsa e magari prevenire certi infortuni.
Oggi la 2^ pubblicazione a cura di Fulvio Massa:
VALUTAZIONE DELLA CORSA
“Ti sei mai chiesto come corri?”
La
valutazione della corsa è un atto di indagine globale che tiene conto della
osservazione diretta e dei dati messi a disposizioni da sofisticati
dispositivi, il tutto mediato e filtrato dalla capacità di interpretazione e
dalla esperienza di chi analizza.
Un vero coach non deve mai fermarsi alle apparenze ma deve provare a capire i motivi della gestualità di un podista, senza fermarsi all'ovvio. L'analisi di un atleta deve essere approfondita e soprattutto prendere in analisi le concause che contribuiscono a creare la globalità del gesto.
Un vero coach non deve mai fermarsi alle apparenze ma deve provare a capire i motivi della gestualità di un podista, senza fermarsi all'ovvio. L'analisi di un atleta deve essere approfondita e soprattutto prendere in analisi le concause che contribuiscono a creare la globalità del gesto.
Un elemento essenziale quando si valuta l'atleta che corre è lo studio dei
compensi; spesso ci si ferma a prendere atto di un difetto che appare vistoso
senza analizzare che quell'atteggiamento potrebbe derivare da un'azione messa
in atto in maniera involontaria dal podista per bilanciare un altro problema
più nascosto, ma più profondo ed importante, parliamo in questo caso cause
primarie e compensi secondari.
Valutare
la corsa vuol dire valutare un essere umano, un essere umano che corre.
La
valutazione della postura statica è un atto complesso e più ancora lo è
l'analisi della corsa, che rappresenta l'essenza dinamica di un essere umano. I
professionisti che si vantano di emettere facili sentenze in merito alla
analisi della corsa devono sempre mettersi in discussione e considerare
veramente ogni possibile aspetto.
Ci sono bravi ortopedici, medici sportivi, osteopati, posturologi che talvolta formulano diagnosi e valutazioni relative al podista che sono tecnicamente corrette ma purtroppo non tengono conto della globalità e della multidisciplinarità dell'argomento. Al contrario ci sono ottimi coach e allenatori che capiscono bene le radici del problema dal punto di vista tecnico ma che non hanno delle basi di medicina o di posturologia necessarie per avere la piena gestione della situazione. Per questi motivi spesso l'atleta si trova spiazzato di fronte a situazioni che portano al cronicizzarsi o al recidivarsi di una patologia e faticano a trovare il terapeuta o il professionista che indichi loro il corretto percorso riabilitativo.
Ci sono bravi ortopedici, medici sportivi, osteopati, posturologi che talvolta formulano diagnosi e valutazioni relative al podista che sono tecnicamente corrette ma purtroppo non tengono conto della globalità e della multidisciplinarità dell'argomento. Al contrario ci sono ottimi coach e allenatori che capiscono bene le radici del problema dal punto di vista tecnico ma che non hanno delle basi di medicina o di posturologia necessarie per avere la piena gestione della situazione. Per questi motivi spesso l'atleta si trova spiazzato di fronte a situazioni che portano al cronicizzarsi o al recidivarsi di una patologia e faticano a trovare il terapeuta o il professionista che indichi loro il corretto percorso riabilitativo.
Per
conoscere in modo approfondito un essere umano che corre, è necessario
valutarlo in tutte le sue forme, statiche, dinamiche e metodologiche.
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