Roberto però ha una grande forza e l'amputazione dell'arto non è stato un limite, ma il lancio verso nuove grandi avventure.
Nel corso degli anni, si legge dal suo sito, ha compiuto diversi trekking importanti grazie all'avvio alla specialità di un trail runner che conosciamo tutti, Alessio Alfier:
- due ascese del Gran Paradiso – di cui una in tempo record di 4h 30min -
- il cammino di Santiago de Compostela – 781 km in soli 26 giorni
- la conquista del Kilimanjaro (Africa 5895mt.)
- l’ascesa dell’Aconcagua, la cima più alta delle Americhe, fino a quota 6030 mt. in totale autogestione…
- Traversata della Corsica, 22 giorni di cammino per 454 Km. tra sentieri e pietraie, in completa autogestione…
- Namibia – Deserto del Namib, 9 giorni di cammino per coprire 240 Km. attraverso il deserto rosso…
Domenica ha tentato un primato da Guinnes. Percorrere 100 km in 24 ore. Un obiettivo sportivo importante, sarebbe stato il primo uomo con una protesi a compiere un'impresa simile, ma non era solo una questione di record. La mobilitazione con uno slogan importante "Lo sport come inclusione" richiama valori che vanno oltre lo spirito agonistico. Il nome dato? "Forrest gamb endurance"
Il via alle 14 dalla Darsena di Ravenna, a saperlo per tempo avrei inviato una VerdeBio che abita proprio da quelle parti. Una organizzazione alle spalle importante con i media sportivi mobilitati. Anche la Gazzetta dello Sport ne ha raccontato i preparativi. Queste le sue parole alla "Rosa" Ho organizzato una partenza un po’ particolare e unica, coinvolgendo il maggior numero di persone con disabilità – i più saranno amputati – che partiranno con me: ovviamente è aperta a tutti, da qui ”
Purtroppo dopo 64 km e 13 h di viaggio una congestione l'ha costretto al ritiro. Se l'obiettivo sportivo non è stato raggiunto quello della visibilità ad un mondo di cui se ne parla troppo poco è stato certamente centrato.
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