Da quanto si legge sul Corriere della Sera sarebbe ancora più restrittiva. Per il mondo del Podismo con una tessera di un EPS si può partecipare alla quasi totalità delle gare, mentre la federazione ciclistica ha dato una stretta davvero importante. Solo con una tessera per una società sotto la Federciclismo o appunto con la BykeCard. Una prova di forza che ai praticanti non è piaciuta tant'è che è stata ribattezzata la tassa sul sudore.
In entrambi i casi le federazioni attuano una politica chiara e precisa. Togliere forza agli EPS. Giusto? Sbagliato? Certamente la Fidal è stata migliore nella comunicazione e l'introduzione della Runcard è stata vista, almeno all'inizio, come un'occasione piuttosto che come un obolo. Spesso una novità se veicolata in malomodo viene osteggiata fin dalla nascita e forse l'errore principe è stato proprio l'aver introdotto una regola per schierarsi contro qualcuno. L'essere propositivi rende la pillola meno amara, in questo caso i social hanno sentenziato la bocciatura con la definizione più fastidiosa:" La tassa del sudore"
ATTENZIONE
In queste ore servizi televisivi hanno creato una qual disinformazione. La "tassa" non è per chi va in bici per diletto o come mezzo di trasporto, ma per chi vuol gareggiare e non è tesserato per una delle tre sigle FCI - ACSI - UISP.
Il CdS ha poi intervistato il celebre Linus che non ha fatto giri di parole per esprimere il suo pensiero:
"...bisogna cambiare mentalità. Organizzazioni come la Fidal cominciano a mostrare i loro anni e hanno atteggiamenti vessatori. Andando avanti così per ogni 100 amatori che pagheranno una tassa ingiusta ce ne saranno mille che corrono liberamente. Non è meglio sedersi a un tavolo e trovare una soluzione più ragionevole?"
LINUS sul Corriere della Sera
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