Gigi Cabrino e la sua 15^ Maratona:
Quasi per caso il 2 giugno ho partecipato ad una delle 4
maratone in 4 giorni organizzate dal club Supermarathon a Gozzano sul lago
d’Orta e i conti fatti al termine di una gara veramente goduta correndo e
camminando nei tratti più duri della salita al Mottarone mi dicevano che quella
era la mia 14esima maratona; di qui il desiderio di arrivare a 15 entro la fine
dell’anno che ha segnato il mio ingresso negli “anta”.
Il sogno resta sempre quello di tornare a New York, dove ho
corso nel 2003, ma in questo periodo dell’anno
mi è impossibile una trasferta più lunga di due giorni, quindi la scelta
è caduta sulla maratona di Verona del 19 novembre.
Devo dire che l’organizzazione ed il clima è decisamente
quello delle grandi occasioni, nella domenica in cui a Verona, città sempre
piena di turisti, iniziavano i tradizionali mercatini di Natale.
Arrivo sabato all’ora di pranzo e sosta al palasport, vicino
allo stadio, dove è allestito l’expo della maratona; ritiro del pettorale e
dritti al centro; piazza Bra, quella per intenderci dell’arena, dove si parte
ed arriva , è un cantiere per l’allestimento delle transenne e di tutta la zona
che vedrà transitare tra maratona, mezza maratona e 10km (competitivi e non)
oltre 10mila podisti.
Alloggio in un airB&B a 200 mt dall’arena, al mattino mi
permetto il lusso di svegliarmi alle 7,20 e con tutta calma portare avvicinarmi
alla zona di deposito delle sacche con gli indumenti; una fila di svariati TIR
con gli ultimi 2 parcheggiati di traverso per eliminare il rischio di furgoni
impazziti senza scomodare la Polizia.
Alle 8,55 entro nei cancelletti e alle 9 viene dato il via
alla maratona e alla mezza, dieci minuti più tardi la 10km.
Come mi sono prefissato parto tranquillo e non guardo il
cronometro prima del decimo chilometro, voglio correre estremamente tranquillo
per godermi la corsa , scambio qualche parola con chi mi sta a fianco, incrocio
podisti provenienti da tutta Italia e anche un bel po’ di stranieri.
Percorso scorrevole, si esce da Verona e si rientra attorno
ai 18, poi si dividono i percorsi di maratona e mezza; a questo punto si riesce
a correre un po’ più “comodi”.
Verso il dopo il 35esimo si entra una seconda volta in città
e questa volta si passano nelle vie e nelle piazze centrali fino al giro
attorno all’arena e all’arrivo in una piazza Bra davvero piena.
Tanta gente lungo il percorso, tantissima negli ultimi 4-5
km nel centro di Verona; il tutto , per quello che ho visto io, senza
sbavature, percorso interamente chiuso al traffico e volontari davvero
encomiabili a controllare i passaggi davvero affollati nel centro.
All’arrivo si è accolti dai volontari che donano l’immancabile
medaglia ai maratoneti e si è indirizzati al ristoro, veramente abbondante, e
alla solita assistenza medica; al recupero delle borse i volontari addocchiano
il numero di chi si arriva e appena ci si avvicina al camion viene messa in
mano la sacca con gli indumenti senza nemmeno chiederla.
Il tempo di fare la doccia e cambiarmi al b&b e torno
nel centro in zona mercatini di Natale per mangiare qualcosa e placare una fame
da leoni, e qui la sorpresa: guardo l’orologio e siamo attorno alle 14,30,
oltre 5 ore e mezza di gara, stanno ancora passando alla spicciolata dei
maratoneti( siamo al 37esimo km) e la piazza applaude alla grande il loro
passaggio; per non dire del passaggio dell’ultimo concorrente seguito dalla
“scopa” forse applaudito più dei primi top runner.
Alla fine il cronometro dice 3 ore 54’ , ma in oggi per me
questa è proprio l’ultima cosa.
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