Il torinese e il cuneese continua a bruciare. Situazione davvero precaria con una lavoro estenuante degli uomini e donne in azione nelle zone interessate.
Il mondo del podismo è toccato marginalmente da questo triste evento. E' saltata solo una gara rinviata al 5 novembre. Il Royal Vertical in Valle Orco deve, mai come in questo caso appropriato, per causa di forza maggiore, cedere il passo e sperare nel prossimo fine settimana.
A Torino il problema è diverso. Si chiama PM10. Una associazione, non ho memorizzato il nome nell'edizione del TGR di questa sera, avrebbe chiesto al Sindaco di fermare la maratona. Appello che verrà inascoltato. Certo è che i microgrammi per metro cubo hanno toccato la quota di 354. 7 volte rispetto al tetto massimo. Una situazione insostenibile, aggravata anche da quello che sta succedendo alle porte di Torino e nel torinese in generale.
Se si pensa alle condizioni ambientali delle Olimpiadi di Pechino è chiaro che nel capoluogo piemontese, al confronto, sarà come fare un sano aerosol decongestionante. E' anche vero che una esposizione per poche ore non darà effetti sul breve periodo, ma il ragionamento deve essere fatto e non guardare solo fino all'orizzonte del proprio naso.
Vale la pena esporre il proprio organismo ad una tale dose di veleni presenti nell'aria? Gli organizzatori sono comprensibilmente dell'idea di non fermarsi, la macchina è lanciata, ma non è anche vero che ci sono sono le istituzioni che possono mettere un veto per ragioni di salute pubblica?
INCOMENTABILE quello che hanno elaborato nel tavolo tecnico proprio per la Maratona di Torino. Possibile che non ci fosse uno sportivo che dicesse che è una Maratona e non una camminata enogastronomica? Sono davvero inaccettabili le conclusioni.
Incredibile il comunicato letto su La Stampa on line, dicono da parte delle istituzioni in un tavolo tecnico:
“A seguito della situazione eccezionale di questi giorni legata agli incendi in valle di Susa e nelle aree pedemontane, è stato convocato in Prefettura un tavolo per la “Maratona di Torino” a cui hanno partecipato il Prefetto, la Città di Torino, Arpa Piemonte e Asl Città di Torino. Pur non avendo rilevato particolari criticità i rappresentanti presenti al tavolo hanno convenuto di informare i partecipanti ad adottare le seguenti indicazioni:
– Bere molta acqua per mantenere le mucose idratate,
– Tenere un ritmo di corsa lievemente inferiore a quello abituale,
– Interrompere la corsa in caso di difficoltà respiratoria.
La situazione è comunque costantemente monitorata dai tecnici di Arpa Piemonte e dal Comune di Torino”.
La settimana scorsa su La Stampa cartacea (20 ottobre pag. 15) lo pneumologo Roberto Crota, direttore della pneumologia dell'Ospedale Mauriziano di Torino tra le altre cose scrive:" In queste condizioni la migliore accortezza è evitare tutte le attività all'aperto in regime di iperventilazione: pericolosa perchè aumenta il passaggio di sangue nei polmoni".
E' vero non serviva uno sportivo, serviva un medico per capire che se volevano dare l'avallo alla celebrazione dell'evento non dovevano dare quel genere di indicazioni.
Io sono a Torino oggi, ma non per la maratona (Magari....)
RispondiEliminaSi percepisce lo smog? La classica cappa?
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